La posizione processuale di Salvatore Racalbuto: il capo O

Racalbuto, insieme a De Santis, è uno dei due arbitri che non è uscito assolto dal processo penale di Calciopoli. A differenza dello stesso Massimo De Santis, Paolo Bertini, Antonio Dattilo e Tiziano Pieri non ha rinunciato alla prescrizione. I capi d’accusa che lo riguardavano sono i seguenti:

  • capo A: associazione a delinquere (partecipe)
  • capo N: frode sportiva in relazione alla partita Roma – Parma
  • capo O: frode sportiva in relazione alla partita Cagliari – Juventus
  • capo Z: frode sportiva in relazione alla partita Roma – Juventus

Racalbuto è stato assolto in via definitiva soltanto per il capo N; è invece stato condannato, in primo grado, per gli altri tre reati contestatigli, a 1 anno e 8 mesi, pena che è stata annullata in appello per intervenuta prescrizione; infine la Cassazione ha rigettato il suo ricorso, giudicandolo inammissibile, sia per quanto riguarda la partecipazione al sodalizio ideato e promosso da Moggi, sia per i due rimanenti reati di frode sportiva riguardanti Cagliari – Juventus e Roma – Juventus.

Per quanto riguarda il capo A, la Cassazione scrive che la ritenuta sussistenza del reato di associazione a delinquere verte soprattutto sul possesso da parte dell’imputato delle schede estere (circostanza, peraltro, non contestata dalla difesa che si limita ad escludere la sua rilevanza specifica) … dal dato (giudicato anomalo) dei tabulati telefonici prima dei sorteggi per la partita ROMA-PARMA del 19.12.2004, che evidenziavano ben n.15 contatti fra il RACALBUTO ed il MOGGI attraverso le utenze riservate … e altri contatti anomali tra l’arbitro e il MOGGI in riferimento alla partita CAGLIARI-JUVENTUS del 16 gennaio 2005. La Corte di Cassazione sostiene che si tratta di contatti assolutamente impropri aventi valenza penale tra chi, deputato alla direzione di una gara, dovrebbe dimostrare assoluta imparzialità e chi invece è un dirigente di società. Ulteriore prova alla partecipazione all’associazione è la protezione mediatica effettuata da Moggi, il quale chiede a Baldas, che partecipava al Processo del Lunedì, di “assolvere” l’arbitro dai suoi “peccati di gara”. A nulla rileva il fatto che, stando alle tesi accusatorie, gli arbitri facenti parte del sistema Moggi venivano difesi e protetti, non solo mediaticamente presso alcune trasmissioni sportive, ma anche presso i designatori e in federazione mentre Racalbuto subisce un pesante allontanamento dal campo (8 turni di stop) in seguito agli errori commessi (da lui, ma soprattutto dagli assistenti arbitrali) in Roma – Juventus. Nel corso del rito abbreviato una circostanza analoga, ossia la sospensione per qualche turno di campionato, aveva contribuito in maniera rilevante all’assoluzione dell’arbitro Tiziano Pieri.

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L’ex arbitro Salvatore Racalbuto

Il capo O

Andiamo ora a trattare nel merito la prima delle due partite che sono state viziate da frode sportiva da Moggi e Racalbuto: Cagliari – Juventus. Come già accennato, questa partita si è disputata il 16 gennaio 2005 ed è terminata 1-1. I giudici, sia di primo grado che di appello, hanno ritenuto colpevoli sia Moggi che l’arbitro e le motivazioni sono state confermate dalla Cassazione, la quale non ha rilevato manifeste illogicità o contraddizioni o travisamenti di prova. È quindi provato oltre ogni ragionevole dubbio – secondo chi ha giudicato – che nei contatti tra le schede svizzere attribuite a Moggi (194 finale) e Racalbuto (187 finale) precedenti la partita, il dg della Juve abbia dato indicazioni su come arbitrare il match, che Racabuto abbia accettato e che quindi tra i due sia stato preso un accordo illecito che costituisce l’atto fraudolento richiesto dalla norma incriminatrice. A questa conclusione i giudici sono pervenuti per prova logica sfruttando le telefonate in chiaro, dato che non si conosce il contenuto dei contatti avvenuti sulla linea svizzera.

Cosa cambia rispetto al capo N per il quale c’è stata assoluzione perché il fatto non sussiste? Nel capo precedente si contestava la dolosa espulsione ed ammonizione da parte di Racalbuto, rispettivamente, dei calciatori Pisanu e Contini, giocatori del Parma, successivo avversario della Juventus nella 17° giornata di campionato. L’unica prova portata dai pm per dimostrare l’alterazione della partita attraverso un uso improprio dei provvedimenti disciplinari è costituita dai tabulati telefonici e dal dato anomalo dei numerosi contatti prima del match. Ma, pur avendo ritenuto sussistenti i contatti diretti tra Moggi e Racalbuto, in assenza di telefonate in chiaro che diano riscontro ai “sospetti svizzeri” non si è potuto giungere a sentenza di condanna per insufficienza probatoria.

Nel capo O – invece – le fonti di prova non sono costituite soltanto dai tabulati telefonici (anche prima di questa partita si registrano diversi contatti tra Moggi e Racalbuto: ben 20, di cui 2 il giorno del sorteggio, 6 il giorno della partita ed 1 durante la notte successiva alla gara) ma anche da telefonate in chiaro avvenute prima e dopo la partita (in totale, tre). La prima telefonata citata nelle varie sentenze è quella avvenuta il 5 gennaio 2005 (11 giorni prima della partita) tra Moggi e Girotto, un collaboratore della Juventus. Durante la telefonata squilla un altro telefono, non sottoposto ad intercettazione, al quale risponde Moggi. A chiamarlo, si scoprirà, è l’arbitro Salvatore Racalbuto e la telefonata avviene su scheda svizzera. Possiamo sentire in ambientale quello che il dg juventino dice all’arbitro: “Pronto!… come ti senti, oh?… mi sa che domenica hanno paura a farti uscire!… eh, perché gli hai detto che avevi la febbre alta… te ora rassicurali, poi vedo un pochino io, eh… se non ti senti bene, è meglio per quest’altra a Cagliari, eh… e allora lascia perdere… sta a sentire, detto inter nos… inter nos… domenica giochiamo con il Livorno e non ti devi impelagare a… eh, è vero, eh? ma che procuratore, ma che procuratore c’hai?… dì la verità… mannaggia ragazzi… sì, però sentiamoci in questi giorni… vabbè, non ti fai sentire più… lo so, ho visto, ho visto… non c’è dubbio… te gli dici… gli dici a loro che ora stai discretamente, però sei debole… e allora è meglio evitare domenica e la prossima… questo però diglielo domani… no, no, la Coppa Italia, ma che cazzo te frega della Coppa Italia?… vai tranquillo… e fatti sentire domani, poi… li chiami tutti e due, eh… mi raccomando…”. L’ex direttore generale della Juventus dice a Racalbuto di rassicurarli e di chiamarli, tutti e due, per dirgli che si sente meglio ma che è ancora debole: è ragionevole pensare che i due fossero Bergamo e Pairetto perché effettivamente Racalbuto si darà malato e non arbitrerà nessuna partita né della 17^ giornata (infrasettimanale) né della 18^ giornata, ma 11 giorni dopo arbitrerà curiosamente proprio Cagliari – Juventus. È doveroso dire, però, che il dibattimento non ha mai dato una concreta prova di una alterazione di un sorteggio arbitrale.

Le corti citano, poi, due intercettazioni avvenute in seguito alla partita: una tra Moggi e Baldas, l’altra tra Moggi e Ghirelli, riportate in seguito.

Prog. 12547 del 17/01/2005 tra Moggi e Baldas:

Fabio BaldasSono Fabio, buongiorno
Luciano MoggiCiao, bello
Fabio Baldas: Come stai?
Luciano MoggiIo bene, io ancora non ho, non ho trovato Aldo perché avevo… ho avuto dei problemi da risolvere, quindi…
Fabio Baldas: Sì, no, immagino, immagino…
Luciano Moggi: Ma digli che non rompesse i coglioni con la partita di ieri, eh
Fabio BaldasEh, eh, ma guarda che c’è… c’è in… coso, c’è il fuorigioco di Trezeguet sul gol
Luciano Moggi: Sì, ma tu hai visto un fuorigioco di Trezeguet?
Fabio BaldasMa, sì, io l’ho visto ma adesso quello che ho visto io conta poco, Luciano, cioè io…
Luciano Moggi: Va bene, hai visto che è rimbalzato sulla…
Fabio Baldas:
Luciano Moggi: Su Nedved poi è andata…
Fabio Baldas: Sì, sì
Luciano Moggi: Era anche un’azione al fulmicotone, eh, non è che…
Fabio Baldas: Sì, no, no, no, ma tutto quello che vuoi, no, però, voglio dire, sai, siccome è in virtuale, si vede che c’è… che ci sono 50 centimetri di fuorigioco, adesso, voglio dire, io poi…
Luciano Moggi: E bisogna che l’accorci
Fabio Baldas: Eh, eh, eh, eh, no, tu comunque…
Luciano Moggi: Bisogna dare comunque poi la responsabilità non all’arbitro…
Fabio Baldas: No, no, no, questo è sicuro, tu mi devi dire se…
Luciano Moggi: L’arbitro deve essere assolto alla grande, anzi
Fabio Baldas: No, no, io, io, su… su Salvatore non c’è problemi, lascia che me la gestisco io, volevo sapere se posso scaricare un po’ su Consolo, perché…
Luciano Moggi: Ma poco, però, eh, non… non tanto
Fabio Baldas: Sì, ho capito, però una parte bisogna che… eh
Luciano Moggi: Sì, sì, ma poco… poco insomma
Fabio Baldas: Nel senso che sì è difficile, anche perché non si sa se la tocca lui, forse è stato tratto in inganno, c’è un rimpallo, però voglio dire… eh, eh, no, a Caputo lo tiro fuori di sicuro, eh, eh… volevo però sapere se, appunto, come la devo mettere, no, cioè qualcosa bisogna che…
Luciano Moggi: Ma leggermente, ma leggermente, ma assolvi quasi… anche il guardalinee perché o è stata rimbalzata la palla su, su… poi i 50 centimetri li accorci, devono diventare 20
Fabio Baldas: E questo bisogna che tu glielo dica, perché…
Luciano Moggi: Questo, questo ne parlo io a lui, ora
Fabio Baldas: Ecco, tu chiamalo, chiamalo lì e…
Luciano Moggi: E poi… senza punti di penalizzazione a nessuno
Fabio Baldas: No, no, no, io sicuramente a… a… a…
Luciano Moggi: Anzi, anzi, anzi, anzi, anzi devi dire che Racalbuto ha tenuto la partita molto bene in pugno, come in effetti è, eh, in effetti è vero… ma sì…
Fabio Baldas: Eh, eh, eh, eh, ma che devi convincere me? Ma – inc. – dai?
Luciano Moggi: Ma sì, ma te adesso mi devi fare il calcolo delle cose e guardare quando il Milan ha vinto con la Sampdoria…
Fabio Baldas: Ma sicuro, Luciano
Luciano Moggi: Con il gol in fuorigioco e… e dimmi te se hanno fatto tutto il casino che… in pratica… ah…
Fabio Baldas: Luciano, io ieri sera a Telelombardia ho detto che i cagliaritani erano furibondi, dall’inizio della partita, non si capisce perché, cioè l’hanno messa sulla bagarre, io ho fatto di tutto lì, cioè, Salvatore lo conosco come le mie tasche e capirai non sto lì a… eh, no, l’unica cosa che è… è questa, magari quando mi chiama glielo dirò, non ho capito, anche lui si è lasciato andare a nervosismi nel, nel rapporto con i giocatori, che non aveva bisogno di fare, no, allora la gente dopo parla di questo, no, ma comunque adesso, al di là di tutto questo non c’è problema, è un discorso che facciamo io e te, Luciano, non c’è problema
Luciano Moggi: Tu procedi nella maniera – inc.
Fabio Baldas: Ma sicuro, vai tranquillo, su quello io faccio il massimo come sempre ma scaricherò un po’ da quell’altra parte ma… comunque tu chiamalo per favore perché… (cade la linea)

Prog. 27540 del 19/01/2005 tra Moggi e il segretario della FIGC Francesco Ghirelli:

Francesco Ghirelli: Pronto?
Luciano Moggi: Francesco?
Francesco Ghirelli: Sì, ciao
Luciano Moggi: Ciao, senti un po’ ma voi ce la tirate a noi, eh ragazzi?
Francesco Ghirelli: Di che cosa? Ma stai scherzando?
Luciano Moggi: Ma come mettete sotto… sotto inchiesta un arbitro…
Francesco Ghirelli: Chi?
Luciano Moggi: Che ha arbitrato bene?
Francesco Ghirelli: Ma quale inchiesta? Ma è semplicemente sentito dal punto di vista del sentire, ma stai scherzando? Ma non ci penso, ma non ci penso neanche lontanamente
Luciano Moggi: Ma scusa, ma ho sentito dire… e tu hai visto come l’ha messo… come l’hanno messo i giornali, Francesco?
Francesco Ghirelli: Va bene ma i giornali sono delle teste di cazzo!
Luciano Moggi: Ho capito ma è chi…
Francesco Ghirelli: Ma stai scherzando? Che sia una cosa di…
Luciano Moggi: Ma che vuoi sentire che un arbitro… un arbitro che non ci ha dato neppure un rigore se vogliamo, ragazzi!
Francesco Ghirelli: Ma il problema non è questa del rigore, il problema è le stronzate che ha detto il giocatore e Cellino. E quindi…
Luciano Moggi: No, che ha detto Cellino, che poi si è pure scusato
Francesco Ghirelli: Appunto!
Luciano Moggi: No, no i giocatori
Francesco Ghirelli: E poi ha ripreso. Ma lui viene sentito semplicemente per dire quello che… ma è una prassi normalissima, ma stai scherzando?
Luciano Moggi: Ma mica la dovete dare alla stampa una cosa del genere, se è una prassi normale?
Francesco Ghirelli: Ma chi è che la dà alla stampa?
Luciano Moggi: Io me la trovo sulla stampa una indagine su… su… su Racalbuto
Francesco Ghirelli: Abbiamo… non abbiamo dato… l’abbiamo dato solo su Cellino e basta. Non l’abbiamo dato Luciano, ma stai scherzando? Ma ci mancherebbe altro
Luciano Moggi: Francesco guarda è una cosa abbastanza delicata perché… io vi pregherei di andarci con cautela, eh!
Francesco Ghirelli: Luciano, non ti preoccupare
Luciano Moggi: Perché se no da amici diventiamo nemici eh? Non…
Francesco Ghirelli: Ma di che? Ma non ti preoccupare!
Luciano Moggi: Anche… anche…
Francesco Ghirelli: Nel modo più assoluto
Luciano Moggi: Anche perché oggi, ma tu l’hai letti oggi i giornali come sono venuti fuori?
Francesco Ghirelli: L’ho letto, l’ho letto
Luciano Moggi: E tu capisci che non è mica una cosa giusta questa qua, eh?
Francesco Ghirelli: L’ho letto
Luciano Moggi: Perché se no siamo sempre di mezzo noi e quando…
Francesco Ghirelli: Luciano non ti preoccupare!
Luciano Moggi: Quando… quando… quando il Milan ha vinto per fuorigioco a Genova, nessuno ha interpellato nessuno. Quando il Milan ha vinto con la Reggina in casa, nessuno ha interpellato nessuno
Francesco Ghirelli: Ma non è dipeso da… Luciano fermati un attimo
Luciano Moggi: Certo
Francesco Ghirelli: Fermati un attimo Luciano, non c’entra niente questo. Il problema sul quale lui verrà ascoltato… ascoltato è relativo alla questione che ha detto Cellino e il giocatore, non sul… prostrato se ha dato o non ha dato una cosa di questo genere, oh! Ma scherzi? Ma che c’entra la partita?
Luciano Moggi: Ma… ma la partita, ma che ha fatto questo qui? Ha arbitrato una partita, l’ha tenuto in pugno… ma veramente… dai ora su…
Francesco Ghirelli: Non è… ma scusami, però Luciano scusami
Luciano Moggi: Quando ci siamo di mezzo noi c’è sempre qualcosa Francesco!
Francesco Ghirelli: No Luciano, scusami un attimo
Luciano Moggi: No, no non va bene!
Francesco Ghirelli: Aspetta ma no… non dire… scusa aspettami un secondo, aspetta un secondo Luciano. Cellino dopo non aver detto niente ha seguitato ad insistere su questa cosa, va bene? Va bene? Quindi viene sentito Cell… perché è scattato su Cellino e viene ascoltato il… ma è normalissimo, la prassi
Luciano Moggi: Sì però… però Racalbuto lo farete mica venire a Roma? Perché se no veramente ci sarebbe… sarebbe una cosa stupida eh! Perché se no…
Francesco Ghirelli: Non credo proprio, credo che venga utilizzata…
Luciano Moggi: … inc. … Che non credo… non credo!
Francesco Ghirelli: Ora io lo sento a Pappa, che venga utilizzata la sera del… che lui viene per come si chiama… l’Oscar del calcio e lo sente
Luciano Moggi: Aspetta un attimo scusa, aspetta un attimo… (rivolgendosi a persona a lui vicina) … inc. … ci voglio… ci voglio parlare … inc. … va beh, aspetta, no? Io adesso tanto mi muovo … inc. …ci sentiamo domattina. (Rivolgendosi a Francesco) pronto?
Francesco Ghirelli: Sì?
Luciano Moggi: Eh…
Francesco Ghirelli: Credo che da quello che mi ha detto Pappa, poi adesso lo risento per sicurezza
Luciano Moggi: No, no, ma diglielo, avvisalo perché Pappa è un impreciso eh! Non… avvisalo che quando gli capita da andare su al Nord…
Francesco Ghirelli: Ma va per la… per l’Oscar del calcio e lo sente
Luciano Moggi: Eh, apposta… apposta… dai non… perché se no veramente…
Francesco Ghirelli: È una prassi
Luciano Moggi: Se no veramente si esagera
Francesco Ghirelli: Ma non c’entra un cazzo la partita!
Luciano Moggi: E poi chiudete… chiudete questa pratica così come sta perché se no veramente siamo le vittime di tutti qua eh! Non…
Francesco Ghirelli: Luciano non ti preoccupare, fidati
Luciano Moggi: Io… io guarda, io mi sono già stufato tutte le volte che… se si vanno a torto tutti zitti
Francesco Ghirelli: Ma non c’entra niente, purtroppo è la… le dichiarazioni di Cellino sulle cose che avrebbe o non avrebbero detto, non c’entra niente la partita
Luciano Moggi: Va bene, va bene, comunque ecco ti pregherei…
Francesco Ghirelli: Vai tranquillo
Luciano Moggi: Potete sentire Cellino e poi quest’altro a casa sua al Nord
Francesco Ghirelli: Non ti preoccupare
Luciano Moggi: Gli fai dare una telefonata e vi… e basta così
Francesco Ghirelli: Non ti preoccupare
Luciano Moggi: Va buono
Francesco Ghirelli: Un abbraccio
Luciano Moggi: Ciao, ciao
Francesco Ghirelli: Ciao

Ciò di cui parlano Moggi e Ghirelli nella telefonata riguarda la dichiarazione resa dal presidente Cellino alla Domenica Sportiva: “I giocatori mi hanno detto che sono stati aggrediti verbalmente dall’arbitro Racalbuto … Si sono lamentati, c’è stata una disparità di trattamento imbarazzante. E il gol della Juventus era nettamente in fuorigioco”. Racalbuto – riferisce Cellino – avrebbe detto a un calciatore del Cagliari: “Se ti permetti di parlare ti butto fuori”. Nell’intercettazione con Ghirelli si nota un netto interessamento di Moggi per le sorti di Racalbuto: stava difendendo la Juventus da polemiche o un arbitro amico, chiamato a rispondere per le parole che avrebbe detto al calciatore del Cagliari? Al minuto 11.55 del seguente video, che riguarda un’udienza per la proposta di radiazione in sede federale di Luciano Moggi, il suo avvocato, Prioreschi, riferisce di una telefonata successiva alla partita, avvenuta tra l’arbitro Racalbuto e il designatore Bergamo, nella quale il direttore di gara avrebbe detto “Paolo, durante la gara sono stato insultato continuamente dai calciatori del Cagliari”.

Di questa intercettazione non si fa riferimento nelle sentenze, per cui i giudici non ne hanno dato una spiegazione. Ad occhio parrebbe contrastare con la teoria accusatoria secondo la quale Racalbuto avrebbe intimidito continuamente i calciatori del Cagliari per avvantaggiare la Juve. Intimorimento che ci sarebbe quindi stato come reazione all’atteggiamento fastidioso che alcuni calciatori sardi avevano manifestato nei confronti dell’arbitro e non perché fossero stati stabiliti degli accordi illeciti tra Racalbuto e Moggi. Telefonata trascurata dall’accusa e trovata dalla difesa Moggi.

Indifferenti appaiono le considerazioni del consulente della difesa Racalbuto, l’ingegnere Nicolosi, che ha evidenziato che l’errore di Racalbuto non c’è stato soltanto in una direzione, bensì in entrambe, poiché al 18’ del primo tempo Racalbuto in modo assurdo, in modo imprevedibile, nega la concessione di un rigore a favore di Trezeguet, giocatore della Juventus, falciato, spintonato, buttato a terra in area… non l’ha dato, non si è convinto (sinceramente a me non sembra così scandaloso) e ha giustamente aggiunto, come si può vedere dalle immagini, che la responsabilità per il gol segnato da Emerson per la Juventus, effettivamente viziato da una posizione di fuorigioco, era del guardalinee, che non è mai stato indagato.

Sappiamo, però, che il reato di frode sportiva è un reato di pericolo, non di danno, per cui quello che poi succede in campo non è rilevante se è dimostrato che sia stato preso un accordo fraudolento prima della partita: non è necessaria una condotta faziosa in campo per commettere la frode semplicemente perché è difficilmente dimostrabile che gli eventuali errori siano stati commessi in malafede.

25 pensieri riguardo “La posizione processuale di Salvatore Racalbuto: il capo O

  1. Per me il fatto stesso che Moggi dica a Racalbuto che non è il caso che vada a Siena ad …… (impelagarti? comprometterti?) e che al massimo ti mettiamo per Cagliari (per la serie qualche volta il sorteggio siamo anche riusciti ad alterarlo), basta avanza ed esce pure il resto.

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  2. @Rug L’ambientale con Racalbuto è molto sospetta. Io spero che Moggi, dicendo “non ti devi impelagare a…”, non intendesse dire che giocando col Livorno avrebbero avuto una vittoria facile e non ci sarebbe stato bisogno del supporto dell’arbitro. Quanto al sorteggio: è senza ombra di dubbio molto ambiguo il fatto che Moggi gli dica che “è meglio per quest’altra a Cagliari”; direi che è anche lecito pensare male, i sospetti non possono non nascere dopo queste parole e dopo il fatto che effettivamente fu Racalbuto l’arbitro di Cagliari – Juve, ma per riconoscere in quest’occasione il sorteggio come truccato oltre ogni ragionevole dubbio, secondo me, serve di più.

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  3. @Rug Cosa pensi invece del fatto che la telefonata Bergamo – Racalbuto dopo la partita sia stata brogliacciata in malo modo dagli inquirenti? È normale che procedano così? Dicono che la telefonata è stata ascoltata ma non registrata a causa di un errore del server. Invece la telefonata c’è. Perché hanno fatto così? Scarsa professionalità?

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  4. Abbastanza schifosa questa cosa del falso brogliaccio rilevata da Prioreschi. Però per pensare che ci sia stato un dolo bisognerebbe ipotizzare che già al momento degli ascolti e dei brogliacci gli investigatori avessero già in mente determinati capi d’imputazione e lavorassero per rafforzarli.
    La questione dell’inchiesta FIGC su Racalbuto post Juve – Cagliari. L’inchiesta è su Racalbuto e non sulla Juve, quindi Moggi non dovrebbe interferire. Ma sono ragionamenti in punta di diritto che non hanno senso. Anche se l’inchiesta su Racalbuto non riguarda direttamente la Juve, a livello mediatico un’inchiesta su Racalbuto dopo una partita della Juve diventa automaticamente un’inchiesta su Racalbuto E la Juve. Mi sembra che tutta la telefonata con Ghirelli metta al centro questo problema, non tanto della vicenda in sè, ma di come questa vicenda sarebbe uscita sui giornali. Infatti quando poi Racalbuto sbaglia con la Roma ma non c’è nessuna inchiesta che possa tirare in ballo indirettamente la Juve, Racalbuto rimane tranquillamente a marcire ai margini dell’AIA.
    La telefonata di rimbalzo è obiettivamente pesante, anche se è difficile capire una telefonata senza sentire la voce di uno dei due interlocutori. Comunque ho sentito dal link che la telefonata è molto più lunga rispetto alla parte che hai trascritto, secondo me sarebbe interessante sbobinarla tutta; io purtroppo col mio mini-pc non ho un buon sistema audio, non tutto lo capisco bene.

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  5. È vero che chi indagava non sapeva ancora quali fossero i capi di imputazione, ma perché dire che il server non funzionava? La telefonata è stata registrata. Vabbè, si sarà sbagliato.

    Sì, l’ambientale è molto più lunga ma successivamente slittano su altri argomenti (parlano della partita Messina – Atalanta arbitrata da Morganti). Poi la posto per intero.

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  6. Moggi sia con Baldas che con Ghirelli (penso)
    mi da l’impressione di qualc’uno che si senta accerchiato ed attacato da tutte le parti
    ed a modo suo cerca di difendere la juve da attacchi mediatici a senso unico
    come d’altronde é successo anche dopo calciopoli nel momento in cui la juve a ricominciato a vincere
    e francamente visti i risultati non si puo’ dire che il suo spropositato potere vantato dai giudici
    gli sia servito a qual cosa
    Racalbuto é stato allontanato e messo ai margini del’aia

    sulle famigerate sim non mi risulta che il Racalbuto abbia mai ammesso di averle possedute
    forse mi sbaglio ma non credo

    ma come descritto nel articolo come mai tutto quel accanirsi per un errore pro juve
    e il nulla ssoluto sul eventuale rigore non concesso?
    adesso capisco il perché la nuova dirigenza non replica mai a tutte le accuse (sempre uguali visto che niente é cambiato) ed non intraprende nessuna azione per fermare questo schifosissimo fenomeno
    Moggi ha sbagliato a difendersi doveva lasciarsi massacrare senza intraprendere alcuna azione
    infatti per questo é stato condannato

    ha inanellato una serie di scemenze che gli son costati la radiazione e la condanna per associazione a delinquere

    IO non sono ancira convinto che Moggi manipolasse gli arbitri
    anzi caso mai il contrario gli arbitri gli leccavano il culo perché ritenuto un Dio del calcio
    con poteri soprannaturali e volevano ingraziarselo

    e questo attegiamento si é riscontrato anche verso l’inter o Milan o Roma
    le potenti del calcio italiano

    ma in questo articolo si smentisce l’associazione
    formata da Moggi- i 2 designatori e Racalbuto
    visto che Racalbuto é stato defenestrato dai designatori e che Moggi al riguardo non ha potuto fare niente

    non é una contraddizione??

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  7. L’accusa ha preso sempre ciò che gli conveniva e messo da parte ciò che non gli conveniva, non è dal punto di vista deontologico il massimo della correttezza ma non essendoci sanzioni si può fare. Francesco, il resto della telefonata è meglio che non lo senti se non te lo ricordi, Moggi si vanta con Racalbuto di aver fatto togliere Morganti dalla prima fascia dove era stato impunemente messo da Bergamo e Pairetto nonostante avesse osato interrompere una partita dove il Messina stava vincendo

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  8. L’ambientale completa:

    “Pronto!… come ti senti, oh?… mi sa che domenica hanno paura a farti uscire!… eh, perché gli ha detto che avevi la febbre alta… te ora rassicurali, poi vedo un pochino io, eh… se non ti senti bene, è meglio per quest’altra a Cagliari, eh… e allora lascia perdere… sta a sentire, detto inter nos… inter nos… domenica giochiamo con il Livorno e non ti devi impelagare a… eh, è vero, eh? ma che procuratore, ma che procuratore c’hai?… dì la verità… mannaggia ragazzi… sì, però sentiamoci in questi giorni… vabbè, non ti fai sentire più… lo so, ho visto, ho visto… non c’è dubbio… te gli dici… gli dici a loro che ora stai discretamente, però sei debole… e allora è meglio evitare domenica e la prossima… questo però diglielo domani… no, no, la Coppa Italia, ma che cazzo te frega della Coppa Italia?… vai tranquillo… e fatti sentire domani, poi… li chiami tutti e due, eh… mi raccomando… bisogna usarle la… che questo, se Paolo… lascia perdere, vai, è un imbecille e… ma lo sai? … ma… ma lo sai che ha fatto a Messina… a Messina – Atalanta? … l’Atlanta… Morganti gli ha telefonato, fai, fai, fai la partita, poi dopo gli ha ritelefonato, sospendi la partita, il giorno dopo ha trovato tutte le critiche sul giornale, sul giornale… praticamente contro la decisione di Morganti, è andato ad Arezzo dal presidente dell’Arezzo, da Paolo Bertini, gli ha detto: ha fatto una grande stronzata… no, per… mica qui, ieri l’altro lo chiamo, è prima griglia, e… uno, due, tre, quattro, Morganti… allora sei scemo? Morganti si deve sta’ a casa, Morganti si deve stare a casa dopo il casino che ha combinato, Morganti si piglia e si mette a casa e non rompe i coglioni, voglio dire, allora questo qui… e lui evidentemente lo utilizza, infatti Morganti andò da lui, Morganti… Morganti non ha capito un cazzo (ride) … non ha capito come funziona la… no, io non ho mai avuto grande dialogo, era nostro amico… apposta, poi è cretino perché telefona davanti agli assistenti (ride)… o no? … ma il colmo è che… il colmo è che Paolo gestisce… aspetta un attimo… comunque, ascolta, adesso dobbiamo stare a quello che… no, vedi un po’ (ride)… infatti, vedi, se davo retta a lui, Morganti andava in prima griglia, gliela do io la prima griglia, gliela do io la prima griglia… a chi? … no, non la deve fare, no, no… sì, sì, sì, non la deve fare, ora vediamo le partite di domani, poi decidiamo… senti, e allora ci si risente domani… ciao bello”.

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  9. @paolobxl

    Credo anch’io che Moggi difendesse soprattutto la Juve con Ghireli… anche perché ad un certo punto dice “quando è successo al Milan… non avete fatto così…” (anche se, ripeto, l’indagine federale verte sul comportamento di Racalbuto verso i calciatori e non sull’arbitraggio in senso stretto) e non dice “quando è successo a Collina o a Trefoloni”. Detto questo è imbarazzante la telefonata in cui chiede a Baldas di accorciare i cm di fuorigioco (resta da vedere se Biscardi l’ha poi fatto, ma è comunque un comportamento scorretto) e comunque emerge che il suo obiettivo fosse quello di difendere la Juve da polemiche. Ciò non toglie che sia abbastanza evidente, anche dai tabulati telefonici e dall’ambientale, che Moggi e Racalbuto fossero quantomeno amici.

    La Cassazione non dice che Racalbuto ha ammesso l’uso delle schede estere, scrive solo che nel ricorso di Racalbuto non si contesta questa circostanza. Come dire, non si sono difesi come Bertini, il quale ha negato ad oltranza il possesso della scheda, ma hanno scelto un altro tipo di difesa (come anche Dattilo, che chiama con la svizzera la moglie, quindi era difficile far credere ai giudici che non fosse sua).

    Ormai, caro Paolo, sul possesso delle schede direi che si può smettere di discutere. Nessun arbitro direbbe mai pubblicamente di aver ricevuto una scheda da un dirigente di una squadra. Nessun avvocato permetterebbe una difesa di quel genere, se non accompagnata da una motivazione alternativa molto convincente.

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  10. Ho riletto il tutto tre volte prima di postare quindi per favore prima ben leggere

    a distanza di anni dal’accaduto e venuti a conoscenza di molti fatti nascosti all’epoca
    si ha un altra immagine dell’ accaduto (almeno per quanto mi riguarda )
    cosa che ho sentito fin dal’inizio
    a differenza di voi vivendo all’estero non sono stato bombardato dai media come da voi in Italia
    e istintivamente non riuscivo a credere che un solo uomo potesse controllare un movimento cosi’ potente ricco di personaggi potenti
    Moggi di sbagli ne avrà fatti ma ci vuole anche un po di onestà
    scoccia dirlo ma tutti parlavano con tutti la sola differenza e che era solo la juve ad essere attaccata e processata ad ogni piccolo “”vantaggio” ricevuto
    poco importava se nella stessa partita gli errori contro erano molto di piu’
    tutti si scioccano del fatto che Moggi sbruffoneggiava con Baldas
    ma nessuno che si sciocca del attacco mediatico sistematico contro la juve questo fatto é di concezione comune che sia normale
    a parte 3 giornalisti vicini al Moggi tutti gli altri gli erano contro
    che lui fosse sotto intercettazione da una concorrente a Napoli lo trovano fatto normale
    ed ancora oggi lo si ritiene un fatto normale. tutti trattano l’argomento con leggerezza
    la grande ipocrisia sul fatto che Moggi parlasse con arbitri e che probabilmente alcuni di essi gli leccavano il culo per fare carriera é fatto gravissimo e quando in seguito si scopre che
    leccavano il culo un po’ a tutte le squadre potenti per essere ben visti e non ostegiati
    tutti a dire “”Moggi ha sbagliato nel difendersi con il cosi’ fan tutti o quasi”
    e cosa doveva fare?? l’agnello sacrificale ammettere cose^pur di non disturbare gli altri??”
    con la storiella che un giudice giudichi solo in base al materiale probatorio presentato senza
    tenere in alcun conto o quasi di come effettivamente funzionava il sistema calcio

    Moggi ha fatto il gravissimo errore (che tra parentesi é lo stesso errore fatto da Moratti e Facchetti) non ha fatto ricorso alla giustizia per fermare gli attacchi ma si é fatto giustizia da solo sbagliando e pagando per questo molto di piu’ di quello che effettivamente avrebbe dovuto
    quando un Auricchio o un Narducci dicono che non sapevano a chi appartenesse Mediaset
    e non viene sanzionato dal giudice per palesi false dichiarazioni ( e di falsi ne sono state trovati piu’ di uno ) cosa vuoi fare?? il tutto é gia stato deciso a priori

    Caro Felix la cassazione ha usato esattamente lo stesso teorema
    Baldas non si é difeso come Bertini quindi 1+1=2
    il suo avvocato probabilmente aveva già capito l’antifona poco importa cosa diremo e faremo oramai hanno già deciso
    Moggi ha contatti con arbitri 1+1=2
    “ma mi scusi signor giudice guardi che era prassi comune ”
    “” possibile ma a noi interessa solo Moggi solo quello che fa lui é fatto grave se lo fanno gli altri é cosa ammissibile”

    prima di dirmi che queste cose sono state già dette e che mi ripeto nel dirle STOP
    servono solo a fare un passo indietro per rimettere nel contesto certi comportamenti venutosi a creare non per volontà del Moggi o un Racalbuto
    ma per volontà comune

    a Moggi gli si fa pagare soprattutto il suo successo e la sua scaltrezza
    ed avrebbero ragiunto lo stesso risultato anche senza sim svizzere che ad oggi sono mute
    volutatmente mute molto piu’ facile da utilizzare
    si sono enfatizzate chiacchiere ambigue fatte al telefono e messe da parte tutte le altre che scagionavano

    Racalbuto regisce a comportamenti aggressivi dei giocatori del Cagliari e la stampa cosa mette in evidenza? tutto il contrario e lui é condannato a priori senza se e senza ma
    in fin dei conti é stato provato il contrario
    chi sbagliava pro juve veniva punito (massacrato dalla stampa ) e non promosso tutto il resto sono chiacchiere

    quindi la vera manipolazione dei campionati e manipolazione della serenità degli arbitri
    veniva dalla stampa e non da Moggi

    quando un arbitro (ancora oggi) era destinato a dirigere un incontro della juve
    secondo me non dormiva la notte per paura di fare sbagli pro juve con tutte le conseguenze che ne seguivano
    1) sospensione e non promozione
    2)sapevano benissimo che tutti gli eventuali errori contro non interessava a nessuno
    3)a loro era vietato difendersi a mezzo stampa e spiegare le proprie decisioni
    stranamente ora si puo’
    4)non ci trovo niente di strano che in reazione al divieto di difendersi a mezzo stampa
    cercavano di farlo direttamente con i diretti interessati
    e si sa tra vittime di false accuse si crea complicità
    Solo i collegi giudicanti di Napoli al di fuori della Casoria (il cane sciolto)
    se ne sonno fregati completamente del contesto in cui agivano gli accusati a loro interessava solo l’eliminazione dell’uomo Moggi il nemico publico numero uno del calcio italiano (anche se i risultati gli danno ragione e con la sua eliminazione é solo pegiorato)
    e assopire il sentimento popolare .

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  11. Eccomi. La parte su Morganti della chiamata di rimbalzo è effettivamente pesante. Rug non è che io faccio meglio a non sentirla, perchè io non sono il difensore di Moggi, e non ho paura della verità qualunque essa sia, anzi voglio capirla sempre meglio.
    Per quanto riguarda la vanteria di avere fatto togliere Morganti dalla prima fascia ci sono un paio di cose da dire. La prima è che delle vanterie telefoniche di Moggi non ci possiamo fidare al 100%, altrimenti dovremmo considerare davvero Paparesta chiuso nello stanzino. Quindi la tendenza a “ingigantire” le cose sicuramente lui l’aveva. Detto questo, in quella giornata effettivamente Morganti non arbitra. E’ merito/colpa di Moggi? Può darsi, ma non è detto. Per l’idea che mi sono fatto dei personaggi coinvolti in questa storia, credo che Moggi alluda a una conversazione con Pairetto. Infatti mi sono fatto l’idea che la grigliata Moggi-Bergamo del 9 febbraio sia effettivamente una cosa episodica, e non c’era tutte le settimane un confronto Moggi – Bergamo sulle griglie. Invece è possibile che un confronto più frequente sull’argomento Moggi lo avesse proprio con Pairetto.
    Per quello che possiamo capire, i due designatori lavoravano così: ognuno dei due si faceva singolarmente la proprio ipotesi di griglia, e poi dovevano metterle insieme ed eventualmente fare una mediazione in caso di discordanze. In fondo questa era una garanzia contro le intromissioni esterne, perchè se uno voleva veramente incidere sulle griglie doveva fare pressione per convincere entrambi i designatori. Quanto può incidere l’incidenza esterna su uno dei due designatori quando poi le griglie vengono fatte alla fine dai due designatori confrontandosi fra loro è difficile stabilirlo, perchè è difficile stabilire poi la paternità finale delle singole scelte.
    Diamo atto comunque a Morganti di non essere tra gli arbitri amati da Moggi, anche se comunque Messina – Atalanta fu sospesa al 23° del primo tempo, quindi non si può certo dire che il Messina avesse la partita in tasca. Detto questo il fatto che Moggi intervenga in questo caso per “favorire” il Messina è un segno del fatto che lui agiva effettivamente nell’interesse suo e del suo “giro” (in questo caso la squadra di Fabiani) piuttosto che direttamente ed esclusivamente nell’interesse della Juventus.
    Dico anche qualcosa su Racalbuto. Difficile negare che sia lui il protagonista “silente” della chiamata, e difficile negare che avesse un rapporto un po’ troppo confidenziale con Moggi. In particolare, voi, Felix, Rug e gli altri come la interpretate la battuta “ma che procuratore hai?”.
    Per quanto riguarda il preannuncio di un possibile impiego per Cagliari – Juve, davvero possiamo intenderlo come un indizio di sorteggio truccato? Oppure solo come un anticipo del fatto che in quella occasione sarebbe stato inserito nella fascia di Cagliari – Juve? Una volta che si era inseriti in prima fascia, dato che c’erano 4/5 partite e 4/5 arbitri, alcuni anche preclusi, le probabilità per ogni singolo arbitro erano piuttosto alte (non sono un matematico ma direi del 20/25%, che per essere un sorteggio è una probabilità piuttosto alta). Quindi può darsi che Moggi dica semplicemente “poi ti inseriamo nella griglia in cui eventualmente puoi capitare in Cagliari – Juve”, è una possibilità.

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  12. Ti risponderò per punti:
    1) “Ti mettiamo per Cagliari” non è una prova ma un indizio bello pesante, se no avrebbe detto “vediamo di inserirti nella prima fascia per la settimana prossima quando c’è Cagliari Juve” , poi ci vorrebbero le prove che il sorteggio sia alterato e magari mi si dovrebbe dimostrare come esso lo sia
    2) “ma che procuratore hai?” non è una domanda ma una esclamazione, il procuratore è Moggi che lo difende in ogni possibile situazione, di fronte ai designatori come di fronte a Biscardi
    3) Il Messina vinceva e Morganti lo ha fermato, grave, anzi, doveva aiutarlo a continuare a vincere
    4) La partita fu rifatta il giorno dopo arbitrata da Trefoloni e il Messina vinse, 1-0

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  13. 1) Io ho detto che è una possibilità, non che sono sicuro. E’ una mia ipotesi. Ovviamente quando si parla al telefono non si è precisi sempre al 100% in quello che si dice, quindi non possiamo usare quella frase come se fosse una testimonianza processuale. Intendevo soltanto questo.
    2) Sostanzialmente la penso come te.
    3) Obietto soltanto che lui in realtà non dice questo a Racalbuto, dice che Morganti aveva prima deciso di giocare, poi cambiato idea dopo venti minuti, e quindi fatto una brutta figura… se Racalbuto era un sodale doveva sapere anche che il Messina faceva parte del giro, quindi perchè nascondergli la vera motivazione dell’ostilità verso Morganti?
    4) La partita fu rigiocata un mese dopo (18 dicembre – 19 gennaio) ma cambia poco. Il Messina tra l’altro vinse comunque 1-0 con un arbitro diverso, Trefoloni. Peraltro va detto che l’Atalanta era ultima in classifica e a fine anno fu retrocessa.

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  14. Anche secondo me quella sul procuratore è una battuta. Ascoltando l’audio si sente una risata di Moggi subito dopo. Non riesco a pensare che fosse un calciatore perché non credo che Moggi parlasse dell’arbitro Morganti e di Bergamo e di Bertini con un calciatore… e poi tutto il resto combacia perfettamente. Racalbuto si dà malato e non arbitra. Sul sorteggio tendo a ribadire quanto scritto nell’articolo: ovviamente non è una prova, siamo al livello di sospetto/indizio. Poi sappiamo che nel linguaggio telefonico spesso si usa un linguaggio improprio e forse Moggi voleva davvero dire “ti mettiamo nella griglia per quando giochiamo a Cagliari”. In ogni caso non è una prova. Volevo invece chiedervi cosa siete riusciti a capire del “è andato dal presidente dell’Arezzo, da Paolo Bertini…”. Cosa c’entra Bertini?

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  15. Un lapsus? Menzionando Arezzo gli viene in mente il nome di Bertini perchè è di Arezzo. Il presidente dell’Arezzo a quanto mi risulta si chiamava Piero Mancini. Che poi la cosa curiosa è: perchè doveva parlarne con il presidente dell’Arezzo?

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  16. Anche l’Arezzo è coinvolto in calciopoli, è una parte di questa storia di cui se ne parla poco ma ci sono anche dei capi di imputazione inerenti ad una partita dell’Arezzo. La partita fu giocata il giorno dopo, il 19/12, la data c’è a chiare lettere sul link che ti ho condiviso

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  17. La partita si è rigiocata il 19 gennaio successivo, un mese dopo (http://www.repubblica.it/2004/l/sezioni/sport/calcio/serie_a/giornata16/recumes/recumes.html. Sarà il tuo link ad essere sbagliato. Ovviamente se si fosse giocata il giorno dopo non sarebbe stato possibile rimandare a casa un arbitro da Messina, e chiamarne un altro per l’indomani. Ma comunque cambia poco.
    Arezzo, prima o poi dovremmo approfondirla anche questa parte di Calciopoli; ovviamente se ne parla poco perché dell’Arezzo non frega niente a nessuno. Quindi io non mi ricordo se l’Arezzo viene coinvolto sempre per contatti con i designatori o per cos’altro. Perché qui mi pare che la telefonata sottintenda un dialogo di uno dei designatori (quello che io ho ipotizzato essere Pairetto) con il presidente dell’Arezzo su questioni arbitrali. Un segno ulteriore comunque che le discussioni fra designatori e dirigenti di club erano frequenti, e non solo con i club più importanti.

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  18. Frantosc qualche post sopra hai scritto che non sei l’avvocato di Moggi
    bene lo faccio io l’avvocato del mostro
    postandovi ragionamenti diversi con uno sguardo diverso dal vostro approccio
    poi piaccia o non piaccia fateci quello che vi pare

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