Il capo H: Reggina – Brescia

Abbiamo visto nel precedente articolo che nel procedimento sportivo dell’agosto del 2006 a carico della Reggina non fu riconosciuta dai giudici federali nessuna violazione dell’art. 6 del C.G.S. (illecito sportivo) ma tutte le intercettazioni tra il presidente della Reggina, Lillo Foti, e il designatore Paolo Bergamo erano state derubricate a semplici violazioni dell’art. 1 del C.G.S. (slealtà sportiva).

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Pasquale Foti

I pubblici ministeri di Napoli, che si sono occupati dalla parte penale della vicenda, hanno inizialmente indagato Foti per ben 6 partite della stagione 2004/05, in relazione alle quali si ipotizzava il reato di frode in competizione sportiva.

Nell’atto chiusura indagini si nota infatti che le partite della Reggina oggetto di indagine, e relativi indagati, da parte dei pm sono state:

  • Reggina – Brescia: Bergamo, Foti
  • Reggina – Cagliari: Bergamo, Foti, De Santis
  • Reggina – Palermo: Bergamo, Foti, Pieri
  • Udinese – Reggina: Bergamo, Foti, De Marco, Papi, Rossomando
  • Sampdoria – Reggina: Bergamo, Foti, Niccolai
  • Palermo – Reggina: Bergamo, Foti, Pieri 

Soltanto per Reggina – Brescia (Bergamo, Foti), Reggina – Cagliari (Bergamo, Foti, De Santis), Sampdoria – Reggina (Bergamo, Foti) e Palermo – Reggina (Bergamo, Foti, Pieri) i pm hanno chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio.

In primo grado sono state ritenute sussistenti dai giudici del rito ordinario le frodi di Reggina – Brescia (capo H), Reggina – Cagliari (capo L) e Sampdoria – Reggina (capo S) mentre è caduta, su richiesta della stessa accusa, Palermo – Reggina (capo A8). In appello, poi, è caduta anche Reggina – Cagliari e sono quindi stati assolti Foti, Bergamo e De Santis ma le frodi riferite alle partite Reggina – Brescia e Sampdoria – Reggina sono state ritenute sussistenti fino a sentenza definitiva.

Il capo H: Reggina – Brescia

Reggina – Brescia è partita del 5 dicembre 2004, 14° giornata di campionato di Serie A, terminata 1-3. L’arbitro della partita è Salvatore Racalbuto, mai indagato in relazione a questa frode. Curiosamente, nello stesso turno ci sono state altre due partite sospette: Juventus – Lazio (capo F), arbitrata da Dondarini, e Fiorentina – Bologna (capo G), arbitrata da De Santis.

Il capo di imputazione:

Paolo BERGAMO – Pasquale FOTI
h) del delitto p. e p. dagli artt. 110 c.p e art. 1 co. 1° e 3° legge 13-12-1989 n. 401, perché, in concorso tra loro ed in esecuzione del programma criminale della associazione per delinquere descritta sub a), al fine di raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione, compivano atti fraudolenti finalizzati a predeterminare il risultato dell’incontro di calcio Reggina – Brescia 1–3, intento perseguito, ma non raggiunto, nell’interesse della squadra calabrese, dal designatore arbitrale Bergamo che, mediante contatti con l’arbitro Racalbuto e con gli assistenti di gara Ayroldi e Ambrosino, si adoperava per il raggiungimento di un risultato comunque favorevole alla squadra del Foti.

Si legge quindi nel capo di imputazione che Bergamo avrebbe cercato di deviare l’andamento della partita a favore della Reggina, su sollecitazione di Foti, tramite contatti con l’arbitro Racalbuto e con gli assistenti di gara Ayroldi e Ambrosino.

Analizziamo il materiale probatorio: l’unico elemento portato dall’accusa che riguarda direttamente il presidente della Reggina è costituito dalla telefonata con prog. 6562 del giorno antecedente la partita, tra Foti e Bergamo (audio).

Foti: Pronto?
Bergamo: Presidente
Foti: Come stai?
Bergamo: Bene, tu?
Foti: Eh, eh, non c’è male; no, ieri sera ho dovuto fare una… una consulta a Milano
Bergamo: Come mai, cos’è successo?
Foti: No, con Adriano e con… con Antonio, c’era anche… eravamo là tutti e quattro, cinque
Bergamo: Uhm, uhm… a che punto siete?
Foti: Eh, a che punto, al punto giusto… per chiudere questo cerchio
Bergamo: Ce la fate?
Foti: Eh?
Bergamo: Ma intanto è importante per il presidente federale eh
Foti: Poi io – inc. – e infatti
Bergamo: Eh
Foti: Abbiamo lavorato per il discorso di Roma
Bergamo: Ah, ah, ah, ah
Foti: Uhm, questo è… è a breve scadenza, tra l’altro…
Bergamo: Il primo tassello, ormai, è quello perché…
Foti: E infatti
Bergamo: Se salta quello viene…
Foti: No, no, no, quest’altro non salta niente
Bergamo: Uhm, uhm
Foti: A costo, cioè… non salta
Bergamo: Senti ma com’è che tu ti metti a fregare i giocatori a Luciano? (ride)
Foti: (ride) alla… alla grande, guarda, è morto, eh!
Bergamo: Sei troppo forte! (ride)
Foti: No, il bello è che gli ho detto: senti, vedi che questi due hanno girato tutto il mondo, compagnia bella… che poi, tante cose… Budiansky lo avevo preso io, no…
Bergamo:
Foti: … da lui, a giungo, no… mi fa Antonio, dice: mah, non è giusto… allora prendilo tu, però, poi, lo trattiamo insieme… va bene, dico, tanto con voi ho sempre da combattere (ridono)… guarda non li sopporto più, non so cosa debbo fare
Bergamo: Eh, ma sai…
Foti: Tu come stai?
Bergamo: Sai che ho visto… Antonio l’ho visto molto provato, devo dirti, eh
Foti: No, ieri sera, l’avevo, l’ho ringalluzzito io
Bergamo:
Foti: Ieri sera, ieri sera…
Bergamo: Ma l’ho visto in televisione, così…
Foti:
Bergamo: Ma mi è sembrato…
Foti: No, io…
Bergamo: Stressato proprio
Foti: È un momento un po’ così però ora gli trovo una fidanzata giusta io (ridono)… e lo risollevo
Bergamo: E quello è importante, sì, quello è importante
Foti: Perché a uno l’ho sposato…
Bergamo:
Foti: All’altro gli trovo una fidanzata… eh? (ridono) e che devo far io?!
Bergamo: Quanto bisogna fare per stare bene
Foti: Eh, dobbiamo fare, ma guarda, Paolo, credimi, cioè, veramente…
Bergamo: Eh, lo so
Foti: Meno male che hanno me come amico che li salva, che li tengo tutti in piedi
Bergamo: No, è vero, è vero, è vero
Foti: Eh?
Bergamo: Infatti, ma loro ti vogliono bene
Foti: E lo so che mi vogliono bene
Bergamo: Noi… è una cosa che ti sei guadagnato e che, ormai, la stima che… che l’ambiente ti deve, eh, no, no, non credere, eh
Foti:
Bergamo: Bene
Foti: Senti, tutto a posto?
Bergamo: Per domani è tutto preparato
Foti: Ah
Bergamo: Sì, tranquillo, stai tranquillo
Foti: Uhm, uhm, mi raccomando, fagliela un’altra telefonata a questo qua (Racalbuto, ndr)… perché…
Bergamo:
Foti: Se no l’ammazzo domani io
Bergamo: Eh, ma l’ammazziamo più di uno, eh!
Foti: Eh
Bergamo: Stai tranquillo
Foti: Va bene
Bergamo: Eh, eh, anche il numero uno, poi, è a posto, il numero due è un amico, insomma… è un bel sodalizio, dai
Foti: Eh, va bene
Bergamo: Bene, voi siete a posto?
Foti: Sì, sì… ora sto… alle due torno e gli faccio un massacro, così, li… li tengo un attimo svegli… perché domani è troppo importante
Bergamo: Eh, sì, domani se dai una botta… ad un concorrente…
Foti: E infatti
Bergamo: Che se prende anche questa botta, secondo me, quest’anno non rialzano più la testa nemmeno loro, eh… che non hanno… non hanno… secondo me non hanno proprio l’ossatura
Foti: Senti, ci vediamo il quindici per la cena
Bergamo: Sì, ci vediamo a cena a Milano, con piacere
Foti: Eh, va bene?
Bergamo: Va bene
Foti: Come no, okay
Bergamo: In bocca al lupo
Foti: Ciao, ciao, grazie
Bergamo: Ciao, ciao, ciao.

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Il pm Stefano Capuano

Nella requisitoria in primo grado, il pm Capuano arricchisce la sua discussione citando anche dei contatti avvenuti su rete svizzera: il 3 dicembre 2004 (giorno del sorteggio) alle 12:50 si registra un contatto di 1’13’’ tra Racalbuto e Moggi (famosa ambientale); il 4 dicembre Moggi e Racalbuto si sentono di nuovo per 1’33’’ e per altri 1’46’’. Il 5 dicembre, dopo le partite, ci sono 4 contatti tra Moggi e Bergamo (registrati tra le 17:30 e le 19:14 per un totale di circa 15’ di conversazione) e un altro contatto tra il dg della Juve e l’arbitro Racalbuto (alle 18:20 per 2’12’’).

È risaputo che le schede svizzere non sono state intercettate dagli inquirenti perché intestate ad un prestanome e sono state scoperte soltanto a partire dal maggio del 2006 (mentre il campionato sotto indagine era il 2004/05). Tuttavia tra i contatti citati dal pm Capuano ce n’è uno che è stato possibile ascoltare parzialmente. Si tratta del colloquio tra Moggi e Racalbuto del 3 dicembre 2004 alle 12:50. Durante una telefonata intercettata tra Moggi e Garufi, infatti, il dg juventino risponde ad un altro telefono (non intercettato) ed intrattiene una breve conversazione con l’arbitro di Reggina – Brescia. Il telefono intercettato di Moggi agisce quindi da microfono e registra le parole rivolte all’arbitro.

Si sente Moggi dire oh, la peggiore che ti poteva tocca’… però tu fai la partita tua regolare, eh… no, senza regala’ niente a nessuno… con… con tranquillità perché…

Forse proprio queste parole di Moggi, richiedente un arbitraggio corretto e regolare, hanno risparmiato a Racalbuto l’accusa di frode in competizione sportiva in relazione a questo capo di imputazione.

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L’avv. Krogh, difensore di Foti

L’avv. Krogh, difensore di Foti (e di Giraudo nel rito abbreviato), ha sostenuto nel corso della sua arringa che l’imputazione fosse troppo generica ed indeterminata, non essendo gli atti fraudolenti descritti precisamente nel capo di imputazione, e che per configurare il reato ci fosse la necessità di coinvolgere un soggetto che partecipi alla gara (giocatore, arbitro) mentre l’accusa ha contestato condotte a due soggetti esterni (Foti, Bergamo). L’avvocato ha anche ricordato che i giudizi sportivi del 2006 avevano ritenuto che la condotta di Foti fosse poco deontologica (da art. 1 del C.G.S.) ma non idonea ad alterare la partita, circostanza dalla quale deriverebbe un improprio trasferimento in sede penale di Foti, avendo l’organo giuridico specialistico ritenuto che non ci fosse illecito.

L’altro difensore di Foti, l’avv. Morace (qui la sua arringa), ha invece ricordato il contesto storico in cui avvenivano le telefonate contestate al suo assistito e a Bergamo, sottolineando che nel periodo antecedente Reggina – Brescia, gli amaranto erano stati sfavoriti in ben quattro gare, contro Lazio, Milan, Chievo e Messina (tesi confermata dal teste Riccardo Bigon, all’epoca responsabile organizzativo e team manager della Reggina). Per questo motivo Foti si sarebbe rivolto a Bergamo.

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L’arbitro Salvatore Racalbuto

Gli avvocati difensori hanno quindi ricordato che il 31 ottobre 2004 si era giocato il derby dello stretto tra il Messina di Fabiani e la Reggina di Foti, e anche quella partita era stata arbitrata da Racalbuto. Sul risultato di 1-0 per la squadra di Foti, allenata da Mazzarri, Racalbuto avrebbe negato un rigore alla Reggina. Nel secondo tempo il Messina ribaltò il risultato e vinse 2-1.

Foti, nella prospettazione difensiva, era quindi preoccupato che Racalbuto fosse un arbitro che poteva non arbitrare correttamente e danneggiarlo nuovamente; questa paura lo avrebbe convinto a telefonare a Bergamo per chiedergli di dire a Racalbuto di fare attenzione ed arbitrare correttamente.

Infine viene ovviamente fatto presente alla corte che, nonostante la raccomandazione di Bergamo a Foti, non risulta esserci stata nessuna successiva telefonata tra il designatore e Racalbuto né su linea svizzera né su linea italiana. Manca l’intervento di Bergamo su Racalbuto.

Bergamo quindi, secondo la difesa, rassicurava Foti per fini personali (mostrarsi come designatore che si interessa anche alle squadre minori e che assicura la massima attenzione) ma in realtà non aveva nemmeno voglia di chiamare Racalbuto per dirgli di stare attento… il “tranquillo, già fatto” della telefonata in risposta alla sollecitazione di Foti è una rassicurazione che non trova conferma nelle condotte sia pur lecite che Bergamo avrebbe potuto porre in essere.

Nella sentenza di primo grado i contatti svizzeri citati dal pm vengono ignorati (probabilmente perché riguardano Moggi, non imputato per questa frode, e non Foti) e l’attenzione dei giudici è portata sulla telefonata intercettata tra Bergamo e il presidente della Reggina; scrivono infatti i giudici di prime cure: la particolare premura di Bergamo per l’interesse dell’amico Foti e la promessa di pressione da esercitarsi nell’ultim’ora prima della partita su arbitro e assistenti, pur già allertati, appare al collegio un fatto dal quale poter ricavare la prova che Bergamo in effetti abbia tentato di orientare la direzione di gara della terna arbitrale a favore della Reggina. 

Ancora: già si è detto che si è in presenza di reato di tentativo, e che è sostanzialmente ininfluente per la decisione l’andamento in concreto della partita, che infatti non ha destato il particolare interesse dell’investigatore Auricchio, limitandosi a interpretare anche lui telefonate, e che, anche e proprio in riferimento alla partita Reggina – Brescia così si è espresso: “dal punto di vista degli errori arbitrali, almeno quelli che abbiamo più o meno valutato come abbastanza oggettivi o grossolani, non ricordo circostanze specifiche della partita… non ha formato oggetto di alcuna valutazione la circostanza che sul 2-0 per il Brescia l’arbitro negò rigore al giocatore della Reggina, Tedesco, ammonendolo”. 

In sostanza, secondo il Tribunale, il fatto che Bergamo abbia detto a Foti che avrebbe parlato con la terna, significa che Bergamo abbia tentato di orientare la corretta e leale direzione di gara dell’arbitro e/o assistenti, anche se agli atti non risulta esserci alcuna intercettazione tra il designatore e l’arbitro/assistenti.

Siamo quindi di fronte all’ennesima frode senza la partecipazione della componente arbitrale. Questa circostanza (la mancata prova del contatto, diretto o mediato, con almeno un membro della terna) aveva portato i giudici sportivi a prosciogliere gli incolpati per tutte le contestazioni di illecito sportivo per inidoneità degli atti (derubricando le condotte del dirigente/presidente e designatore ad atti solo sleali, ma appunto non in grado di alterare la partita). I giudici penali hanno invece condannato per frode sportiva anche nei casi in cui l’unico elemento di prova è costituito da contatti tra un dirigente (o presidente) e un designatore, se accompagnati da ambigue richieste di maggiore attenzione.

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Teresa Casoria, presidente della IX sezione penale del Tribunale di Napoli

Evidentemente per la sussistenza della frode sportiva i giudici ordinari hanno ritenuto che non fosse importante accertare la sussistenza della successiva eventuale condotta fraudolenta di Bergamo con l’arbitro, ossia se effettivamente ci fosse stato un contatto illecito con il direttore di gara prima della partita. In questo, ammessa l’analogia tra illecito sportivo e frode sportiva, i giudici sportivi si sono stranamente rivelati più garantisti di quelli penali.

La Corte di appello di Napoli ha confermato l’interpretazione della telefonata data dal Tribunale: si è sicuramente concordato una turbativa fraudolenta della partita in questione e ciò a prescindere sia dal risultato della stessa, non influente come già detto sulla configurabilità del reato, sia dal mancato coinvolgimento degli altri soggetti interessati alla predetta partita di calcio (ovvero la terna arbitrale anche se dai tabulati fra le schede cd. “riservate” in uso al Racalbuto ed al Moggi si evidenziano 7 contatti in prossimità della gara, di cui 2 il giorno prima della gara).

Abbiamo visto che i giudici di secondo grado confermano l’interpretazione dei fatti data dal tribunale ma la condanna inflitta in primo grado a Foti viene annullata per intervenuta prescrizione. Infine la Cassazione, con la decisione del marzo del 2015, conferma le motivazioni della sentenza di appello respingendo il ricorso di Foti (confermando così la sentenza di prescrizione).

31 pensieri riguardo “Il capo H: Reggina – Brescia

  1. Questo articolo è inquietatante, l’unica soluzione che posso dare è che comunque i giudici siano giunti alla conclusione che l’ordine sia arrivato a Racalbuto e di quest’ordine lui ne abbia parlato con Moggi sentendosi dire “no, tu fai la tua partita regolare, senza regalare niente a nessuno”

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  2. Perchè inquietante?
    Io ci vedo sempre lo stesso comportamento da parte di Bergamo
    Lui rassicura sempre tutti li ascolta fa il comprensivo
    Che sia Moggi o Foti o Facchetti
    Ha un comportamento lineare e coerente nella funzione che svolge
    Si è condannato il fatto che lui intrattenesse contatti con dirigenti al telefono

    Che fosse cosa vietata evidentemente lui non ne era al corrente
    Ne lui ne i dirigenti sportivi

    Che fosse cosa vietata lo hanno deciso dopo

    Mi domando dove stava scritto che un designatore non poteva intrattenere rapporti con dirigenti
    Nessuno ê mai riuscito a spiegarmelo

    Non capisco cosa ti inquieti

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  3. Premettendo che sia nello sportivo che nel penale non è che i contatti fossero vietati a prescindere, mi inquieta questa condanna perchè non c’è proprio niente, mentre con Moggi c’era uno schema minimo di messa in pericolo del bene giuridico protetto consistente generalmente in queste quattro fasi:
    1) Introduzione di arbitri “amici” nella griglia;
    2) sorteggio dell’arbitro “amico”;
    3) contatti con scheda svizzera sia prima che dopo la partita con l’arbitro;
    4) strenua difesa dell’arbitraggio al processo di Biscardi;

    Qui che c’è? Niente, ci sono generiche rassicurazioni di Bergamo e l’unica risposta che mi posso dare è appunto quella che mi sono dato nel primo commento

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  4. Capuano secondo me cita quei contatti svizzeri perché come accusa era messo proprio male (aveva solo la telefonata tra Foti e Bergamo) e quindi doveva suggestionare la corte con i soliti sospetti svizzeri. Il problema, in questo caso, è che questi contatti sono tra soggetti non imputati per la frode (Moggi e Racalbuto). Quindi se davvero il pm dava così importanza a questa prova poteva chiedere il rinvio a giudizio per la frode anche per Moggi e Racalbuto, non trovi?

    Ma la tua ricostruzione non quadra per un altro motivo: la telefonata tra Foti e Bergamo (quella che è bastata alla Casoria per condannare, non avendo lei giustamente preso in considerazione le schede svizzere) è del giorno prima la partita (il sabato) mentre l’ambientale Moggi – Racalbuto è del venerdì (subito dopo i sorteggi). Quindi Bergamo non poteva aver già parlato a Racalbuto in modo illecito se Foti ancora non lo aveva chiamato…

    La verità è che l’accusa era messa male e ha sparato nel mucchio citando questi contatti (come aveva fatto anche per Lazio – Parma, riportando inutili contatti tra Fabiani e il quarto uomo della partita).

    Quello che conta è che la Casoria condanna per la telefonata tra Foti e Bergamo e non per altro. E la telefonata non è così grave. Foti chiede a Bergamo di avvertire Racalbuto di fare attenzione e basta. Ci sta un art. 1, ci mancherebbe, ma un illecito/frode è ben altro. Devi parlare con l’arbitro e devi farlo in modo truffaldino. Qui niente. Soprattutto per quanto riguarda Bergamo… abbiamo la prova che ha parlato con l’arbitro? No. E allora perché viene condannato? La sentenza sportiva aveva sostenuto che Bergamo rassicurasse Foti ma poi non facesse nulla in concreto, gli dava corda perché era un amico di lunga data, raccoglieva gli sfoghi, ma poi non agiva in alcun modo. Per la verità, ho notato che le uniche volte che Bergamo si muove in modo pericoloso lo fa sempre su input del suo datore di lavoro, Carraro. Lo fa con Rodomonti (Inter – Juve) e Tombolini (Lazio – Brescia). Quando erano i dirigenti a rompergli le palle invece, lui diceva “sì, sì, già fatto” è la chiudeva lì, senza fare nulla. Almeno questo è quello che mi sembra di notare da quanto c’è agli atti.

    Ecco perché ti ho sempre detto che anche Facchetti, quando parla con Bergamo prima di alcune partite, soprattutto prima di Cagliari – Inter, commette una frode sportiva. Facchetti dice a Bergamo di parlare con Bertini perché “domani è fondamentale” e “4-4-4”, anche in questo caso Bergamo non lo fa, ma a quanto pare alla Casoria non interessano le condotte ma le parole. Quindi frode. Vabbè.

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  5. Allora, faccio una premessa così ci capiamo, sono d’accordo con te per questo ho scritto che questo articolo è inquietante. Il mio è un vano sforzo di cercare di capire i motivi che hanno indotto il collegio giudicante a condannare. Sto facendo l’avvocato del diavolo in questo momento. In particolare mi colpisce il fatto che il collegio giudicante (dire la Casoria è troppo riduttivo secondo me) a pagina 152 affermi che comunque la terna arbitrale era già stata allertata e qui si spiega la telefonata su svizzera fra Moggi e Racalbuto. Per il resto avevo il sospetto di cui ne ho la conferma sempre a pagina 152 che il motivo per cui Foti si trova coinvolto nella indagine è dovuto ai suoi rapporti con Moggi e basta. Non si è invece indagato sulla partita Messina Reggina arbitrata sempre da Racalbuto e qui ne avremmo viste delle belle secondo me, il Messina aveva un sacco di giocatori della GEA, Moggi aveva interesse affinché il Messina andasse avanti in classifica per un discorso di valutazione dei propri giocatori e Racalbuto sulla cui disonestà credo che non ci sia nulla da eccepire oramai, molto peggio di De Santis, ne combina di cotte e di crude per far vincere il Messina, questo almeno a sentire Foti, poi a vedere le immagini della partita non mi sembra che sia successo niente. Stupisce che la partita Messina Reggina sia stata arbitrata da Racalbuto mentre la partita Reggina Messina sia stata arbitrata da De Santis. In entrambe le partite però non mi sembra che ci siano grosse polemiche.

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  6. “Non si è invece indagato sulla partita Messina Reggina arbitrata sempre da Racalbuto e qui ne avremmo viste delle belle secondo me, il Messina aveva un sacco di giocatori della GEA, Moggi aveva interesse affinché il Messina andasse avanti in classifica per un discorso di valutazione dei propri giocatori e Racalbuto sulla cui disonestà credo che non ci sia nulla da eccepire oramai, molto peggio di De Santis, ne combina di cotte e di crude per far vincere il Messina, questo almeno a sentire Foti, poi a vedere le immagini della partita non mi sembra che sia successo niente”.
    A sentire Foti, poi a vedere le immagini non sembra che sia successo niente… però intanto sulla disonestà di Racalbuto non c’è nulla da eccepire perché lo dice Foti. Ma ti rileggi ogni tanto?

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  7. Ne avremmo sentite delle belle a livello di raccomandazioni da parte di Moggi a Racalbuto (forse), poi in campo non succede niente e il Mesina vince agevolamente sia all’andata che al ritorno e questo è un altro discorso. Sulla disonestà di Racalbuto credo che non ci sia nulla da eccepire non perchè lo dice Foti ma lo dicono altre intercettazioni in particolare l’altra “ambientale su svizzera”.

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  8. Sul onestà di Racalbuto sempre di teoria si tratta in realtâ poca roba
    Altro discorso quando si tratta di Bergamo
    Lui (secondo l accusa) distribuiva arbitri compiacenti su ordine di Moggi
    Questo ê il fulcro del accusa
    Ma visto che in realtâ cosî non ë stato
    Come fa a far parte del associazione ?
    Rileggendovi si nota che chi ha giudicato lo ha fatto con il sangue avvelenato dalla pressione mediatica
    O altre pressioni altrimenti non si spiegano tante cose
    Ma la cosa scioccante ê da dove viene tutta questa frenesia da parte del indagatore nel voler dimostrare
    Cose che non esistevano nella realtà ma esistevano soprattutto nella sua mente distorta carica di odio contro una sola persona MOGGI e un sola società la JUVENTUS il resto era solo contorno
    Si sono fatti voli pindarici pur di spiegare cose che nella realtà non sono mai avvenuti
    Tu rug ne commenti sopra di voli pindarici ne hai fatti due pur di dare una logica ale cose insensate analizzate
    Ma come ben dice sempre Felix in un processo ci vogliono prove senza ombre di dubbi
    Ma qui i dubbi tantissimi prove niente di niente solo voli pindarici
    Forse Moggi aveva ragione èstato tutto uno scherzo

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  9. Sì, Rug, ho scritto Casoria ma mi riferivo al collegio di primo grado.

    “Il mio è un vano sforzo di cercare di capire i motivi che hanno indotto il collegio giudicante a condannare. Sto facendo l’avvocato del diavolo in questo momento”. Secondo me, semplicemente, sono andati a punire tutti i comportamenti dei dirigenti/presidenti che contattavano i designatori facendo “pressioni” o, comunque, chiedendo raccomandazioni sulla terna. Se fosse come dici tu, avrebbero potuto scriverlo più chiaramente in motivazione. Invece non si capisce mai nulla.

    Quello su cui però vorrei spostare l’attenzione è questo confronto tra illecito sportivo e frode sportiva. La partita oggetto di questa imputazione è stata trattata nel processo sportivo ed è stata classificata come viziata da condotte che ledono l’art. 1 del C.G.S., ma i giudici penali ci vedono la frode (e quindi illecito da art. 6 del C.G.S., no?). I giudici sportivi sostengono che, per l’illecito, sia necessario il coinvolgimento dell’arbitro, che deve essere quantomeno contattato (anche se non è strettamente necessario che aderisca all’illecito), secondo i pm e i giudici penali invece si può fare a meno del coinvolgimento e del contatto con l’arbitro, essendo sufficiente fare “pressioni” sui designatori (o Mazzini, vedi caso Lazio) per commettere il reato.

    Per questo dico, basandomi sulla sentenza del Tribunale (e non sulla mia idea di frode sportiva: per me, su tutte, di provate ce ne sono due, forse tre): attenzione a considerare le condotte di Facchetti penalmente irrilevanti. Stando all’interpretazione del reato dato dalla Casoria, che come sappiamo anticipa di molto la soglia (almeno rispetto a quanto fatto da Sandulli) è molto improbabile, se non del tutto inverosimile, che Facchetti sarebbe stato assolto per tutte le sue condotte (su tutte, quella di Cagliari – Inter, sia per aver contattato Bergamo telefonicamente, sia per aver parlato con Bertini prima della partita). Sulla carta, dopo l’esito del processo sportivo, visto che l’art. 1 del C.G.S. non ha una corrispondenza nel codice penale, anche Foti sarebbe dovuto essere assolto, eppure viene condannato. Quindi, dopo il caso Foti, perché sei così convinto che Facchetti non si sarebbe preso nulla in sede penale?

    Aggiungo: se non ti avesse convinto pienamente questo capo, ti anticipo che l’altra frode di Foti (capo S, Samp – Reggina) è ancora peggio, perché lì mancano pure i contatti svizzeri, essendo l’arbitro della partita Dondarini.

    http://www.ju29ro.com/farsopoli/2025-facchetti-foti-arbitra-auricchio

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  10. Resta il fatto che a pagina 152, terzo rigo, c’è scritto “pur già allertati”, riferendosi ad arbitro ed assistenti, quindi questa è l’unica spiegazione razionale che riesco a darmi io altrimenti questa condanna è assurda e a questo punto vale veramente tutto

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  11. Sì, è vero, c’è scritto così. Sinceramente dare per scontato che Bergamo avesse contattato arbitro e/o assistenti, solo perché lo dice a Foti, mi sembra mi abbastanza pericoloso nella ricostruzione storica. Se ogni volta che uno dice qualcosa al telefono significa che effettivamente la cosa è avvenuta, allora Paparesta è rinchiuso nello spogliatoio. Secondo me, in un processo penale, sarebbe opportuno trovare un riscontro alle parole, esistendo obiettivamente un’alternativa più che valida (un fortissimo ragionevole dubbio) che può spiegare, in modo secondo me ancora più efficace, i fatti: l’atteggiamento di Bergamo sarebbe stato finalizzato a tacitare l’insistenza di Foti per chiudere la telefonata, millantando cose che non ha e non avrebbe fatto (che è anche quello che scrivono i ben più competenti giudici sportivi). Non riesco infatti a capire come Bergamo avesse potuto parlare a Racalbuto: essendo il designatore intercettato, se ci fosse stata, la telefonata sarebbe saltata fuori (come sono saltate fuori quelle sgradevoli a Tombolini e Rodomonti). Di persona non c’è prova che glielo abbia detto, e quel week-end non c’era nemmeno stato raduno arbitrale, da quello che ho verificato. Non solo. Servirebbe avere la prova che Bergamo abbia detto cose illecite a Racalbuto, perché se gli ha solo detto di fare attenzione, solite raccomandazioni insomma, non ci sarebbe nulla di male (sicuramente dal punto di vista penale).

    Quindi, secondo me, qui manca sia la prova del contatto con l’arbitro, che il dolo di Foti. Foti non vuole vincere “rubbando” (cosa che integrerebbe sì la frode), vuole solo non essere (nuovamente) danneggiato e sollecita Bergamo affinché parli con Racabuto al fine di arbitrare correttamente e fare molta attenzione a non sbagliare.

    Bastava il processo sportivo con l’art. 1, dai. Queste condotte trovano già adeguata sanzione nell’ordinamento sportivo, non era il caso di forzare il reato di frode sportiva.

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  12. la prova ti ripeto sta nel fatto che “nell’ambientale svizzera” (la chiamo così per sintetizzare) a quanto pare Racalbuto chiede consigli a Moggi che gli risponde “tu fai la tua partita regolare senza regalare niente a nessuno”.
    P.S. ovviamante non era un giornalista 😀

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  13. Che fosse Racalbuto io l’ho sempre sostenuto. Quindi tu dici che la conversazione Moggi – Racalbuto possa essere andata così:

    Moggi: la peggiore che ti poteva tocca’…
    Racalbuto: mi ha detto Bergamo di aiutare la Reggina…
    Moggi: però tu fai la partita regolare, senza regalare niente a nessuno…

    Teoricamente potrebbe anche essere… ricordiamoci però che l’ambientale è delle 12:50 del venerdì, quindi 50 minuti dopo l’inizio dei sorteggi… Bergamo avrebbe detto a Racalbuto di aiutare la Reggina in quei 50 minuti? In che modo? Non è importante rispondere a questa domanda? Non è importante leggere nelle motivazioni con precisione in che modo, secondo la corte, siano andate le cose? Mi ricorda un po’ la condanna di De Santis per Fiorentina – Bologna: c’è il messaggio truffaldino di Moggi a Racalbuto ma non si sa in che modo sia arrivato a De Santis, che viene condannato per la frode (ma assolto dalla giustizia sportiva per l’illecito). Mah, non mi sembra proprio il massimo del garantismo.

    Sì, ci sta la tua teoria, ma nella motivazione di primo grado, come avrai letto, non si tiene minimamente in conto l’ambientale. Quindi non so se è stata determinate nel giudizio. Anche perché poi vedrai che nel capo S si condanna solo per le analoghe telefonate in chiaro, senza alcuna ambientale sospetta. Secondo me il collegio ha ritenuto acquisita la prova che Foti avesse già fatto pressioni sulla terna, oppure semplicemente hanno condannato per la richiesta di Foti e per la promessa di intervento (millantato o meno) di Bergamo.

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  14. Allora capiamoci:
    1) Io non ritengo che sia andata così, soprattutto alla luce di quanto mi hai detto prima e ora
    2) Io ritengo che i giudici abbiano pensato che sia andata così
    3) se tu non ritieni che i giudici abbiano pensato così, liberissimo di farlo per carità, mi devi spiegare che significa quel “pur già allertati”

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  15. P.S. resta comunque il fatto che per qualche motivo Moggi da a Racalbuto indicazioni su come gestire la partita in termini chiari di aiuti arbitrali e questo dimostra che nel caso gli aiuti arbitrali in mala fede c’erano

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  16. Ovviamente lo stralcio che ho scritto è ipotetico. Sì, alla fine i giudici si sono convinti che la terna era stara già allertata, chissà quando, da Bergamo al fine di favorire la Reggina (a questo punto manca qualche imputato per questa frode, no?). Credo però che nel convincersi non abbiano considerato l’ambientale svizzera, che infatti non è nemmeno citata nelle motivazioni di questa frode (è invece citata nel capo G).

    Sull’altra osservazione ti posto quanto avevo scritto in un vecchio articolo del 2015: “Moggi dice a Racalbuto di fare una partita regolare, senza regalare niente a nessuno. Nulla di strano? Perché glielo dice? Non dovrebbe essere sempre così? Si può ipotizzare che in altre occasioni Moggi possa aver detto di avvantaggiare, nel dubbio, una squadra piuttosto che un’altra?”.

    Diciamo che queste parole di Moggi, teoricamente “belle” perché dice di arbitrare correttamente, sono però sicuramente strane, perché non dovrebbe esserci il bisogno di dirle… la confidenza che c’è fra i due e le parole di Moggi, a mio avviso, lasciano intendere che sia molto probabile che in qualche altra occasione Moggi possa aver detto di aiutare qualcuno piuttosto che un altro.

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  17. Allora giungiamo a questa conclusione: nelle motivazioni non è spiegato bene come possa essere stata precedentemente allertata la terna arbitrale ma comunque secondo i giudici alla terna arbitrale l’indicazione illecita deve essere arrivata altrimenti questa condanna non ha senso. Io dico che secondo i giudici la prova sta in quella telefonata “svizzera” però loro, non avendo argomenti certi a sostegno di tale ipotesi, rimangono sul vago nelle motivazioni. Secondo me però le cose non sono andate così.
    Nella telefonata “svizzera” fra Moggi e Racalbuto è probabile semplicemente che Racalbuto gli abbia detto una frase del genere “eh ma nella Reggina ci sta quel Foti che è amico tuo….” e allora Moggi gli ha risposto “no, tu fai la tua partita regolare senza regalare niente a nessuno a me quello che serve…..” ecc. ecc.
    In altre parole Bergamo non ha mai fatto arrivare a Racalbuto nessun ordine fraudolento a meno che, ipotesi da verificare, al momento del sorteggio Racalbuto e Bergamo fossero entrambi presenti dove si è svolto e allora quel “già fatto” di Bergamo a Foti corrisponde a verità altrimenti era solo una maniera per rabbuonirlo più o meno come fa con Facchetti in più circostanze.

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  18. Non sapevo che i giudici giudicano su congetture
    Si suppone che etc etc ma la prove dov é?
    Tra tutte le intercettazioni non mi risulta che Moggi dica ad un arbitro di fare cose poco limpide
    Anche voi non fate altro che avanzare ipotesi
    Ma un giudizio si da con prove e riscontri
    Qui quando manca la prova che provi il fatto si rimpiazza la prova con ipotesi e congetture
    Ma facendo cosï tutti sono colpevoli di qual cosa e non la si puô chiamare giustizia

    Altra cosa si pasSa da un ipotesi all altra quando l ipotesi viene smentita dai fatti
    Si passa subito ad un altra ipotesi che come da prassi i fatti smentiscono
    100 ipotesi dopo si ritorna alla prima
    Che magicamente si trasforma in prova

    MOGGI ËSTATO MESSO DA PER TUTTO COME IL PARMIGIÂNO SULLA PASTA
    Manca un tassello per far quadrare i conti . cosa si fa . ci si mette Moggi e tutto quadra
    Moggi = Mandrake lo haano fatto in 1000 pezzi pur di farlo apparire
    In tutte le ipotesi di frode

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  19. no imputato no ma nel tuo ragionamento fatto sopra si
    non avendo alcun senso la condanna
    il giudice deve aver pensato che ……………..
    e posso anche dirti che effettivamente hai ragione
    hanno sempre ragionato in quel senso
    quando le prove non c erano mettevano Moggi di mezzo e tutto quadrava
    era lo sport preferito da tutti in quel periodo
    pensa tu che anche Felix ipotizza in questo senso
    “lasciano intendere che sia molto probabile che in qualche altra occasione Moggi possa aver detto di aiutare qualcuno piuttosto che un altro”
    già quale altra occasione??

    peccato che anche questa ipotesi o congettura si infranga contro la mole di intercettazioni dove
    non si trovano telefonate in quel senso li
    quindi io ipotizzo che non essendocene in quella mole di intercettazioni ed essendo le svizzere mute ,
    i video muti ,
    manca esattamente quello che conferma la vostra ‘ipotesi

    strano ma vero ma manca sempre la pistola fumante
    manca o effetivamente non c’é mai stata?

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  20. la pistola fumante non c’è mai stata e lo sappiamo tutti, mi spieghi come mai Racalbuto abbia bisogno di sentirsi dire “tu fai la tua partita regolare senza regalare niente a nessuno”? Che non lo sa che deve arbitrare in maniera regolare?

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  21. Ragazzi, ma vi rendete conto di quello che state scrivendo? Come ha già scritto Paolo, non si può condannare sulla base di congetture o immaginando quali potessero essere le frasi di Racalbuto mancanti nell’ambientale.
    La questione è molto più semplice ed è inutile che stiamo a girarci intorno: alcune condanne (come quella su Fiorentina – Bologna) non hanno alcuna spiegazione razionale, e sono state date soltanto perché qualche condanna bisognava pur darla, altrimenti crollava tutto; e noi comunque queste questioni ce le stiamo studiando in maniera molto più accurata di quanto se le siano studiate loro.

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  22. Rug ma non c’ è niente da spiegare
    chiacchiere erano e chiacchiere restano
    ma da come tu mi hai insegnato un giudice giudica in base alle prove portate in dibattimento non a chiacchiere
    con questo tipo di interpretazione della legge finisce in galera il 90% degli Italiani

    altro punto che mi fa incavolare parecchio e come sia stato possibile che i Giudici si siano accodati a quella interpretazione dei fatti distorta e paranoica del indagatore chiaramente antijuventino a prescindere

    nel fattempo qui su questo Blog anche gli ultimi pilastri del accusa sono stati esaminati e haimé
    smontati pezzo pezzo

    Si Felix son d’accordo con te
    ma quante carriere distrutte e quanti professionisti sono stati allontanati dal Calcio
    solo per punire un sedicente Mostro
    quanta esperienza e passione é andata perduta
    il sedicente mostro e accoliti erano manager di altissimo livello ed erano riusciti a portare il Calcio Italiano al top nel mondo e con un colpo di spugna anni di lavoro e passione buttate nel cesso
    il dopo é stato solo una discesa agli inferi di cui chissà se ne usciremo un giorno

    Da juventino ti ringrazio per le tue richerche che aiutano a capire
    anzi mi domando come mai sei ancora oggi cosi’ appassionato e spendi molto tempo su questo argomento

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  23. @Paolo, se non c’è niente da spiegare è inutile continuare
    @Francesco, la condanna non ha senso e questo è pacifico, noi stiamo cercando di capire cosa sia passato nella testa dei giudici e come possano essere andate le cose effettivamente. E’ un po’ diverso

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  24. devo darti ragione a cercar di capire cosa passasse nelle testa dei giudici é inutile
    analizzare i fatti e non le teorie non é inutile
    sai perché
    Tu, Francesco, Felix, Claudio (anche se un po’ piu’ distante negli ultimi anni
    ideatori di questo blog
    avete in mano il copione di un film e un Libro

    dal titolo
    Come si distrugge un mito calciopoli rivisitata e corretta
    mettetevi a tavolino con un buon bicchier di vino e
    vedrete che sarà un successo
    Francesco juventino
    Felix milanista
    Rug filo interista
    perfetto

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  25. Io il progetto del libro ce l’ho in testa da tempo, perché effettivamente negli anni abbiamo messo insieme un sacco di materiali, sin da quando sia io che Claudio scrivevamo sui blog personali, fino a tutti i materiali caricati su questo blog, e le analisi di Rug, e ancora tutte le cose abbozzate sul mio computer, che spesso non ho il tempo o la voglia o mi manca qualche informazione necessaria per completare.
    Prima o poi ti prendiamo sul serio, Paolo.

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