Lo stato delle cose: coppe e trappole

Una giornata molto importante nell’economia del campionato: scavato un bel solco tra il Chievo (ultimo) e le altre. La vittoria inaspettata del Frosinone condanna forse definitivamente i veneti e porta i ciociari a soli 2 punti dalla salvezza. Trappoloni evitati per Inter e Juve: Lautaro Martinez segna il gol che permette alla squadra di Spalletti di espugnare il Tardini mentre la Vecchia Signora fa una buona partita a Reggio Emilia dopo gli iniziali 15 minuti da horror. Nella trappola (di Lafont) rimane invece il Napoli che non va oltre lo 0-0 al Franchi: bravissimo il portiere gigliato ma certe occasioni (vedi Mertens) devono essere sfruttate a tutti i costi. Vediamo la classifica come di consueto:

classifica 23

ROMA: con la Champions alle porte la Roma ritrova un po’ se stessa. Molto importante il ritorno (non solo al gol) di Edin Dzeko, uomo imprescindibile più dei vari Zaniolo e De Rossi. Con il Porto servirà una gara molto attenta e di grande intensità: i lusitani, primi nel loro campionato anche se tallonati dal Benfica, sono una squadra che subisce pochi gol, non brillantissima nelle ultime due uscite contro Vitoria Guimaraes e Moreirense ma estranea ai pericolosi “sali-scendi” a cui la Roma ci aveva recentemente abituato. Si comincia col dentro o fuori: non sono ammessi errori o amnesie. Importante in questo caso la prima in casa: la Roma può sfruttare il clima che sarà dato dal pubblico amico e l’assenza tra gli ospiti dell’attaccante maliano Moussa Marega, autore fin qui di 16 gol e 6 assist (sommando competizioni nazionali e continentali)

JUVE: per i bianconeri la Champions è il 20 febbraio al Wanda Metropolitano. Si sta già facendo il countdown per il recupero di Chiellini e Bonucci ma l’importante è recuperare la testa e l’attenzione smarrite con Lazio, Atalanta e soprattutto Parma. In questo senso la gara con il Sassuolo ha dato risposte positive: ancora qualche errore individuale ma una sensazione di maggiore compattezza. Se la gara interna con il Frosinone appare poco più che una formalità (ma non ditelo ad Allegri) sarà interessante vedere con quale formazione la Juventus si presenterà all’impegno europeo: tolti gli insostituibili (Ronaldo, Mandzukic, Szczesny, Pjanic, Alex Sandro…) al momento è difficile prevedere un undici di partenza. I ragazzi di Simeone hanno recentemente affrontato il Real Madrid (1-3 per i Blancos) facendo per i primi 15-20 minuti un pressing altissimo e molto aggressivo. Ci vorrà il miglior Dybala a cucire i reparti e a trasformare la ripartenza dal basso in un’azione pulita e pericolosa.

LOTTA PER L’EUROPA: Lazio e Atalanta vincono accusando qualche momento di stanchezza. Il Milan raccoglie quanto seminato dal suo allenatore: la squadra sta facendo il massimo, i nuovi innesti hanno dato qualità ad un impianto già rodato. Nessuno può sentirsi sazio o tranquillo fino ai 43 punti dell’Inter: Atalanta – Milan del prossimo 16 febbraio ci darà un primo responso in ottica Champions, mentre nel primo week end di marzo avremo Napoli – Juventus ma soprattutto Lazio – Roma. Per la squadra di Gasperini vale quanto già detto: quanto durerà?

LOTTA PER LA SALVEZZA: detto della vittoria importantissima del Frosinone è giusto sottolineare il buon punto del Genoa a Bologna. La squadra di Prandelli sarebbe altrimenti stata risucchiata nella lotta per non retrocedere. Lotta che vede impegnate tutte le squadre dai 16 punti del Frosinone ai 22 della Spal. Periodo no per il Cagliari che viene nettamente sconfitto a San Siro e paga alcuni infortuni e scelte di mercato sfortunate. Brutta sconfitta per l’Udinese che non vince dal 29 dicembre e che adesso ha solo 1 punto sul terzultimo posto. Detto del Chievo ormai staccato a soli 9 punti rimane da capire chi tra Empoli, Cagliari e i friulani sarà in grado di invertire la rotta: la prossima giornata potrebbe essere favorevole all’Udinese che incontrerà il Chievo alla Dacia Arena.

Non si può non inserire una piccola divagazione: ha fatto molto scalpore il risultato di Manchester City – Chelsea perchè ovviamente un 6-0 non era minimamente pronosticabile, nonostante il periodo no dei Blues e quello invece piuttosto felice per la squadra di Guardiola. E’ molto facile sparare su Sarri (e lui certo non è tipo che sa attrarre simpatie) ma quando una squadra incontra una di pari livello (o quasi) e ne prende 6, forse l’allenatore non è l’unico a cui chiedere spiegazioni. Non è nemmeno la prima volta che il Chelsea subisce un rovescio del genere: solo 10 giorni fa c’era stata la sconfitta per 4-0 in casa del non certo irresistibile Bournemouth. Il tecnico ha certamente le sue colpe ma in campo ci vanno i giocatori che non sono certo degli sprovveduti. I cambi di allenatore che portano miracolosi miglioramenti nei risultati probabilmente hanno più origine dalla voglia di applicarsi di chi va in campo che dalle capacità di chi fa la formazione. Particolare non da poco: negli ultimi anni al Chelsea hanno fallito sia Mourinho che Conte. Ma l’anno precedente entrambi hanno vinto la Premier League con i Blues. Sarri è lontanissimo da questo obiettivo e al momento non si sa nemmeno se arriverà a fine stagione; un peccato soprattutto pensando che l’inizio era stato molto promettente con 5 vittorie di fila.

5 pensieri riguardo “Lo stato delle cose: coppe e trappole

  1. mi spiace per Sarri
    ma sembra evidente che non ha la squadra in mano
    i problemi di Abramovich e l’incapacità della Zarina hanno liberato i calciatori
    nel senso che Sarri é stato lasciato solo e lui non ha la capacità di farsi seguire dai calciatori
    li probabilmente tutti pensano a tutto fuori che al calcio
    David Luiz non ci ha capito niente ed erano tutti statici non pressava nessuno
    De Bruin ha fatto quello che voleva e se lasci un giocatore del genere libero
    becchi 6 gol

    Il Milan mi é simpatico

    Il Napoli sta perdendo colpi non ha saputo approfittare dei passi falsi della Juve

    ed Ancellotti mi sembra alquanto preoccupato poco sereno

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  2. 2 appunti:
    1) per la corsa alla Champions l’Inter non è sicura di niente, l’unica che possiamo dire che quasi sicuramente ci sarà anche l’anno prossimo è la Juve;
    2) complimenti all’Atalanta

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  3. Paolo: credo che Sarri abbia problemi non solo relativi al campo o alla tattica. Magari non è un manager all’inglese ma non si può certo dire che non sappia far giocare le sue squadre. David Luiz non è mai stato un grande difensore secondo me ma in quella partita probabilmente tutti avrebbero fatto una figuraccia. Su Ancelotti: dicono sia un allenatore da coppe ma ha vinto il campionato in Italia, Francia, Inghilterra e Germania oltre a tutte le coppe internazionali. Per come la vedo io se la distanza dalla Juve (e dall’Inter) rimarrà più o meno invariata nel prossimo futuro, avrà l’occasione di concentrarsi sull’Europa League e magari vincerla. La squadra ce l’ha….
    Ruggiero: certo nessuno è sicuro del posto in Champions fino all’Inter (inclusa). I 4 punti di vantaggio sono una specie di minibreak (pensando al tennis): ti consentono mezzo errore perchè con una sconfitta hai già il Milan ad 1 solo punto. Però credo che l’Inter abbia davanti prestazioni in crescita, se si riprende anche Nainggolan non penso avrà problemi (conta che l’Inter ha Lazio, Atalanta e Roma da affrontare in casa)

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  4. mi associo ai complimenti per l’Atalanta brava la società e bravo a Gasperini e giocatori che lo seguono

    l’altra sera guardavo sul canale inglese la disamina della partita del Chelsea

    per farla corta pressavano a 10mt dal avversario e i commenti erano
    o i giocatori stanno sabotando Sarri o si sono fatti un paio di canne la sera prima o Sarri non sa farsi capire

    Inter ha fatto Bingo con Marotta e Sunning
    Spalletti non so
    darà filo da torcere alla juve negli anni a venire

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  5. Chelsea: non credo proprio che i giocatori si strapperebbero i capelli in caso di cambio allenatore…..
    Inter: linea dura con Icardi, ricordiamo che Wanda Nara ha criticato Spalletti e la squadra che non riesce a servire Mauro come si dovrebbe. Prima o poi il conto arriva…

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